
Lontano da qualsiasi standard di fantascienza action, più lento che noioso, il film è piuttosto cerebrale e con molti riferimenti espliciti agli istinti sessuali e di riproduzione,, vera ossessione della dottoressa Gibs (Juliette Binoche) senza momenti particolarmente spinti ma creando un atmosfera di morbosità, grazie anche ad una fotografia molto sporca e tendente ai colori scuri. Azzeccato anche il finale sospeso, con padre e figlia, ormai adolescente, che decidono di …….
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