The Lighthouse – 2019

Cazzo, che film. Più passano minuti dalla visione, e più l’apprezzamento aumenta. Dal punto di vista tecnico, è ineccepibile. Girato in bianco e nero, con pellicola 35 mm, a grana grossa, per renderlo ancora più antico e immergerti definitivamente nella storia. Fotografia stupenda, con frame memorabili, e un gioco di luci e ombre che guizzano sui volti dei protagonisti e sulla scenografia. E un sonoro di quelli entranti, con quella sirena fastidiosa ma che diventa parte del tutto in maniera naturale. 
Alla fine del XIX secolo, Ephraim Winslow (Robert Pattinson) si reca in una sperduta isoletta del Maine per assistere il guardiano del faro Thomas Wake (Willem Defoe), un vecchio  marinaio irascibile e scorbutico. I due, in una convivenza forzata e difficile, vivranno più di uno scontro, verbale e fisico, alternato a momenti di confidenza e vicinanza, convivenza condita da un forte consumo di alcool. Questa situazione di isolamento e alienazione sarà resa ancora più estrema dall’arrivo di una tempesta, e con essa da visioni allucinatorie e paranoie, che si aggraveranno sempre di più, portando entrambi a vivere nell’ossessione della visione della luce della lampada. I due attori hanno fatto una prova veramente con gli attributi, dove ai punti l’esperienza di Defoe prevale, ma la recitazione dell’ex vampiro di Twilight è davvero da incorniciare. Se con The Vvitch Eggers aveva girato un ottima opera prima, qui si è ampiamente superato, mettendo in scena un opera gotica nello stile di Edgar Allan Poe, dal cui racconto incompiuto “Il Faro” è ispirata la pellicola. Veramente un ottimo film.


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