Povere Creature! – 2023

Bella Baxter vive in una villa con il suo padre putativo Godwin Baxter,accudita inizialmente dalla governante, e poi da Max McCandless, un capace studente allievo del padre, che è un luminario della scienza medica. Questi racconta a Max della nascita di Bella, una ragazza trovata morta sulle sponde del Tamigi, ma con il feto di cui era incinta ancora vivo, da cui la decisione dello scienziato di innestare il cervello del feto nella testa della defunta, di modo da salvare una vita e scoprire cosa succederà. È questo il motivo dello strano comportamento della ragazza, che non è ritardata, ma ha solo necessità di reimparare tutto, e Godwin ha deciso di lasciarle il libero arbitrio. E proprio per questa necessità di scoperta del mondo e di sé, Bella, poco prima di convolare a nozze con Max, decide di partire in viaggio con il donnaiolo Duncan Weddurburn, l’ avvocato del padre. La pellicola è tratta da un romanzo di Alasdair Gray, e vede un cast di altissimo livello con protagonista indiscussa Emma Stone, ben coadiuvata da quella maschera incredibile che è Willem Defoe e da un grande Mark Ruffalo. Che dire di questo film di Lanthimos…. veramente un gran bel film, che tocca tanti generi, dall’ horror al dramma alla commedia al fantasy, e credo sia indubbio che i premi vinti agli oscar per Attrice Protagonista, Costumi, Trucco e Scenografia siano più che meritati, ogni singolo frame è un quadro tra lo stream punk e il barocco, con colori che spaziano dal quasi bianco e nero a pastello. La Stone poi è semplicemente pazzesca, prendendo il suo personaggio da neonato con movenze e linguaggio che goffo è dire poco, e portandolo avanti fino a donna fatta e finita, consapevole e determinata, da pedina a regina di scacchi. È sempre un film di Lanthimos, quindi diciamo eufemisticamente che non è proprio un film da famiglie, ma per certi versi è meno angosciante, disturbante e disfunzionale dei precedenti, risultando più una favola dark con atmosfera alla Burton e Gilliam ma con la “cattiveria” propria del regista greco, inserendo temi come il sesso, la misoginia, l’ autodeterminazione di sé e l’ emancipazione femminile in una storia ispirata ad un moderno Frankenstein.

Share
Share