The Northman – 2022

Terzo film di Eggers, dopo quei gioielli che sono The VVitch e The Lighthouse, e ancora una volta il regista newyorkese fa centro, con questa tragedia epica ambientata nel mondo norrenno. La sceneggiatura è scritta a quattro mani con il poeta islandese Sjon, e si ispira ai miti e alle mitologie nordiche, tra cui la base di partenza è la solita cui si ispirò Shakespeare per il suo Amleto. Qui viviamo la storia di Amleth (Alexander Skarsgaard), che in seguito alla morte dell’amato padre Aurvandil (Ethan Hawke) per mano dello zio Fjolnir, giura vendetta e, una volta adulto, non si fermerà di fronte a niente pur di dare sollievo alla sua sete di sangue. Nel cast troviamo anche Anya Taylor-Joy nei panni di Olga, Nicole Kidman è la madre di Amleth, la regina Gudrun, e ci sono 3 minuti meravigliosi del grande Willem Defoe e un piccolo cameo di Bjork. Dal punto di vista visivo è, a dire poco, spettacoloso, la fotografia ancora una volta affidata a Jarin Blaschke dipinge anche qui dei veri e propri quadri, esteticamente ineccepibili, e lo scontro finale dominata da silhouette scure su fondo grigio/rosso è da spellarsi le mani, ma in generale tutto il film ha dei momenti di eleganza anche nei momenti più gore. Come detto, la pellicola raccoglie a più non posso miti e leggende dei popoli nordici, ma in maniera coerente e non c’è mai una presenza troppo prepotente del sovrannaturale, e al tempo stesso è forte la componente storiografica dell’antichità norvegese, e la rappresentazione degli Ulfhedinn (i guerrieri lupo, una sorta di “squadra d’assalto” strafatta di bevande lisergiche e alcool) è da brividi. Probabilmente rispetto alle altre due opere di Eggers è la più “semplice” da comprendere, ha meno profondità di linguaggio e complessità simbolica, ma che cazzo, ad avercene film così.
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