Cella 211 – 2009

Film spagnolo con la regia di Daniel Monzon, con ambientazione dentro un carcere spagnolo. Juan (Alberto Ammann) è un giovane secondino al suo primo giorno di lavoro, e in seguito ad un piccolo incidente resta intrappolato all’interno della prigione proprio al momento in cui si scatena una rivolta orchestrata e capeggiata dallo spietato e pericoloso Malamadre (Luis Tosar). Per cercare di sopravvivere, Juan decide di cercare di passare per un carcerato appena arrivato, ma per una serie di vicissitudini scalerá presto le posizioni fino a diventare un protetto del feroce leader. Il film ha un bel ritmo senza pause, e cerca di viaggiare sui due binari del dramma carcerario con la necessaria lotta per sopravvivere alle situazioni di pericolo, che ti portano anche a fare delle scelte estreme, e una sorte di denuncia della situazione drammatica nelle carceri spagnole, con la violenza spesso gratuita dei secondini e comunque dell’inadeguatezza del sistema carcerario, ma senza incidere però più di tanto da questo punto di vista. Comunque nel complesso un film che si fa vedere volentieri e che lascia anche un po’ di amarezza, con però una vistosa pecca di una fotografia molto televisiva.
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