Thelma – 2017

Thelma è una ragazza molto strana, che si stacca dalla propria famiglia, apprensiva e per certi versi asfissiante (ma c’è un perché) per la prima volta per frequentare l’università, dove riesce a fare delle amicizie, in particolare con Anja. E sarà questo tagliare il cordone ombelicale, insieme ai primi turbamenti sessuali adolescenziali, a farle scoprire delle cose su di sé che neanche immaginava (che invece lo spettatore intuisce quasi da subito) ed anche dei segreti che le erano stati celati. Il regista norvegese Joachim Trier costruisce un solido thriller tra lo psicologico e il paranormale, una sorta di Carrie 2.0 (anche i genitori di Thelma sono ferventi cattolici praticanti), esplorando però più il rapporto intimo e personale della ragazza con se stessa e con i genitori, aggiungendo molti particolari che rendono da una parte più densa di significato la trama (la repressione della propria omosessualità, il rapporto genitori figlia, il bigottismo religioso, le difficoltà relazionali) che quindi non si limita al compitino ma cerca una forte spinta autoriale anche grazie a delle riprese ricercate (la sequenza del teatro è veramente bella e coinvolgente) ma un po’ ne appesantisce anche il ritmo, pur non danneggiando il risultato.
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