Amour- 2012

Per il mio turno di Giovedifilm ho scelto questo film di Michael Haneke, ambientato in un non tempo in Francia, con interpreti Jean Louis Trintignant e Emmanuelle Riva nei due ruoli principali, e soprattutto per lo più unici, salvo Isabelle Huppert nella parte della figlia Eve.Georges e Anne sono due anziani ex professori di musica, ormai in pensione. Improvvisamente, Anne subisce un ictus, e resta prima parzialmente paralizzata, e in seguito ad una ricaduta totalmente allettata e incapace di parlare e completamente dipendente dall’aiuto altrui. Georges cerca di accudirla al meglio che può, ma è solo una dolorosa e vertiginosa caduta nella malattia.Haneke ti lascia semplicemente osservare i due vecchi, con le attenzioni amorevoli ma mano a mano sempre più esasperate dell’uomo, attraverso una prima parte più lenta, nei primi tempi della malattia di Anne, ed una seconda più veloce per l’altrettanto veloce e degradante decadenza fisica e mentale della signora. Il film è molto toccante, spicca un forte senso di romanticismo per le amorevoli cure di Georges alla moglie, ma anche la triste e inevitabile fine che li attende. Sarà che mi ha ricordato un po’ la situazione familiare, con l’Alzheimer che colpì mia nonna e la rabbia repressa di mio nonno per la sua impotenza nella situazione, oltre alla tristezza per il continuo aggravarsi di nonna, ma a me il film è piaciuto molto, pur nella sua, in alcuni momenti, esasperata lentezza.Tra l’altro ha vinto Oscar al miglior film straniero e palma d’oro a Cannes.

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