Paper Lives – 2021
Mehmet è il capo di una piccola organizzazione di raccattatori di spazzatura, un attività al limite della legalità nella vasta e confusionaria Istanbul. Mehmet, che soffre di una malattia renale debilitante e che ne minaccia la vita, è stato un ragazzo di strada, abbandonato dai genitori e costretto a crescere prima del tempo, e i suoi aiutanti/dipendenti, compreso il suo grande amico Gonzi sono tutti ragazzi di strada come lui, che ha accolto e accudito cercando di essere la famiglia che non hanno avuto. Un giorno sulla sua strada appare Alì, un bambino che la madre ha allontanato per proteggerlo dalle violenze del patrigno, e i due si legheranno in un legame di affetto e dipendenza quasi simbiotico. Can Ulkay, un regista famoso in patria e che, grazie alla distribuzione Netflix, sta uscendo anche dai confini della sua patria, firma un bel film che tocca, nel suo svolgimento, più di un genere, catturando l’attenzione e il coinvolgimento dello spettatore per il legame che si instaura tra i due, e il cieco affetto di Mehmet verso il bambino, non disdegnando di seminare, via via, dubbi e indizi, che, assieme a certi momenti forse un po’ troppo sopra le righe, da un certo punto di vista ti indirizzano verso il finale, di cui, comunque quasi al termine della pellicola, intuisci quale sarà lo svolgimento. Resta comunque un bel film, più che godibile, con una bella fotografia luminosa e colorata accompagnata da canzoni anatoliche c’è colonna sonora, e ci si può riconoscere una scuola cinematografica comune con Ozpetek. La versione di VER https://www.vomitoergorum.org/2021/05/paper-lives-2021.html?m=1
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