La Regina degli Scacchi – 2020

Episodi: 7


Si può fare una serie sugli scacchi? Si. E si può fare anche una serie sugli scacchi che sia bella? Si, ancora una volta. Bella e di successo, tanto che questo Gambetto della Regina è stata veramente una mossa avveduta, azzardata e vincente. In inglese il titolo originale è The Queen’s Gambitt appunto, in Italia distribuito con la solita ridondanza in La Regina degli Scacchi, da enunciare con voce profonda e perculeggiante. Io certe scelte di traduzione e adattamento davvero non la capisco, togliere un gioco di parole, un doppio significato, sia inteso come mossa scacchistica sia come “sgambetto” di una donna ad un sistema prettamente maschile e maschilista.La serie è incentrata sulla vita di Elizabeth Harmon, sempre sull’orlo tra successo e autodistruzione, una orfana dotata di un incredibile talento per gli scacchi, ma anche di un carattere difficile, spigoloso, inquieto e solitario, ma che non gli preclude di stringere forti legami di rispetto, amicizia e affetto puro con la compagna di orfanotrofio Jolene, e con Townes, Harry e Benny, inizialmente avversari nei primi tornei che gioca, ma con cui instaurerà un legame ben più solido e importante. E se la serie sta avendo un grande successo, tanto da essere la più vista su Netflix ed aver smosso curiosità sul mondo degli scacchi (stando a articoli recenti, le ricerche su browser del giuoco degli scacchi e le sue regole, nonché gli acquisti di scacchiere, hanno avuto un incremento esponenziale dall’uscita della miniserie), lo si deve ad una regia interessante e snella, ad una ambientazione e costumi azzeccati, ma soprattutto a una grande interpretazione di Anya Taylor-Joy.
La star è lei, tutte le puntate si reggono sulle spalle della giovane e talentuosa attrice, che oltre ad essere bella ha una gran capacità recitativa e espressiva, rendendo “vera” la figura di Beth.
Davvero un bel prodotto televisivo, della durata giusta e fatto molto bene, da vedere.


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