Togo, Una Grande Amicizia – 2019

Un altro film con protagonista un animale, argomento tipicamente disneyano. A differenza del solito, non c’è una sovrabbondanza di saccarosio. Certo, fa un minimo leva sui sentimenti, soprattutto nel timore che il cane protagonista, Togo, muoia, ma comunque senza esagerare, gli va dato atto.
La vicenda riprende una storia vera, e dà giusto merito appunto al cane da tiro Togo, protagonista di un impresa unica insieme al suo addestratore, padrone e amico Seppala, conosciuta come La Grande Corsa.
Nel 1925, un’epidemia di difterite colpisce nelle zone remote dell’Alaska, soprattutto il piccolo paese di Nome. L’unica speranza è un vaccino, che però si trova in una città lontana quasi 500km, in pieno inverno,con 40° sotto zero e con una tempesta in arrivo. 
Leonhard Seppala, musher di origine norvegese, decide di partire con la sua slitta e alcuni dei suoi cani nel disperato tentativo di recuperare il siero. Nel frattempo, gli altri musher decidono di aiutarlo mettendo su una staffetta di 50 km ciascuno in modo da diminuire i rischi e i km per Seppala e i suoi cani e rendergli meno arduo il compito. Nonostante questo, la slitta di Seppala arriverà a coprire comunque metà percorso, circa 450km. Nel corso del film, so scopre anche le origini dell’attaccamento del musher al suo cane e il difficile rapporto costruito negli anni. Ironia della sorte, come spesso accade in questi casi, per un caso fortuito a diventare famoso e beniamino del pubblico sono stato il cane Balto, già protagonista di un film Disney negli anni ’90, autore dell’ultima tratta. 
Il film è fatto bene, la fotografia bellissima con i paesaggi dell’Alaska che ne fanno da padrona, con un ottimo William Defoe nel ruolo del ruvido e eroico Seppala. Sicuramente un film non stucchevole nonostante il rischio di cascare troppo nel sentimentale fosse in agguato, piacevole e ben fatto.


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