Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco ( Il Gioco del Trono)

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È ormai anni che è scoppiato il fenomeno televisivo de Il Gioco Di Spade, epopea fantasy/medioevale ambientata nel mondo inventato di Westeross, e spinto dalla curiosità vidi tempo fa un paio di puntate a caso durante una maratona dedicata su Sky. Effettivamente, essendo anche un genere che se fatto bene mi piace, mi resi conto che mi ci sarei potuto infognare anche io. Poco tempo dopo, durante una conversazione con la Nadia, fervente fan già da anni per quanto riguarda l’opera scritta, decisi di partire proprio da questa per addentrarmi nell’universo creato da George R.R. Martin. Per gusto personale cerco sempre di leggere il o i romanzi prima di guardare la trasposizione cinematografica, e anche in questo caso volevo restare fedele alle mie abitudini.

Quindi, in estate, ho caricato tutti gli e-book disponibili sul lettore, mi sono rimboccato le maniche, e mi sono buttato nella lettura. È stata una vera e propria impresa, si tratta di 5 tomi di più di mille pagine l’uno, nell’edizione italiana della Mondadori sono suddivisi ognuno in sottovolumi.
La storia è ben nota, e tratta le vicende legate alla conquista del trono che dà il comando su tutti i feudi principali (ognuno appartenente ad una casata nobile di antiche origini) e a tutti gli altri protettorati e affiliati del mondo occidentale, tra guerre, ribellioni, inganni e trame per giungere o sottrarre il potere.
Le casate principali, sono i Lannister di Castel Granito (come stemma un leone), i Baratheon di Capo Tempesta (un cervo), gli Stark di Grande Inverno (un meta-lupo), i Tyrrel di Alto Giardino (una rosa dorata), i Martell di Dorne (un Sole e una lancia), i Targayeren della Roccia del Drago, gli originari re di diritto di tutti i regni, raffigurati da un drago a tre teste, i Greyjoy delle Isole di Ferro (una piovra), i Tully di Delta delle Acque (una trota), gli Arryn di Nido dell’Aquila (un’aquila). Alle lotte e gli intrighi che accadono tra i vari pretendenti e i loro accoliti, si aggiunge la guerra tra i Guerrieri della Notte, protettori del baluardo del nord dall’invasione dei Bruti, e sopratutto dalla minaccia più pericolosa di tutte, gli Estranei, esseri di ghiaccio che dominano le estreme terre oltre la Barriera e che con l’avvicinarsi di un lungo inverno (una sorte di glaciazione) hanno acquisito piu forza e minacciano la vita degli uomini.
La forza della saga, oltre ad avere una trama valida e una prosa scorrevole, è nella caratterizzazione dei personaggi.
Ovviamente alcuni momenti morti ci sono, capitoli un pò piatti, dove succede poco o nulla, come se l’autore stesso non sapesse come proseguire la storia, ma considerando il numero innumerevole di pagine si tratta di pochi casi.
Ogni capitolo è scritto in terza persona ed è dedicato ad un personaggio, in modo da poter affrontare la storia con le visioni e le motivazioni di ognuno dei protagonisti principali, e dando cosi la possibilità a farlo crescere dal punto di vista psicologico, con tante sfaccettature e soprattutto non banalizzando tutto, come a volte succede nei fantasy, ad uno scontro buoni/cattivi. Perchè se si, è vero, si vede quali sono i “preferiti” dell’autore, che hanno una marcia in piu rispetto agli altri, ma allo stesso tempo questi non necessariamente sono stinchi di santo, anzi, sono proprio quelli più appassionanti, senza scrupoli, opportunisti e scaltri (si Tyrion, sto parlando di te), o comunque votati alla vendetta o alla conquista, sfruttando tutte le risorse e voltando spesso le spalle a chi prima era alleato, solo per raggiungere il proprio scopo.
Infatti spesso mi è capitato di provare antipatia per un personaggio, e poi riscoprirlo nel corso della trama sotto una visione diversa. Volendo potrebbe anche essere considerato un pò protofemminista, in quanto molte donne sono personaggi forti, principali nello sviluppo della storia, e non di certo deboli o pavide come spesso vengono raffigurate, soprattutto nel fantasy.
Dal punto di vista della struttura narrativa, il lavoro alle spalle è enorme, di chiara ispirazione Tolkeniana per la grandiosa costruzione di alberi genealogici, e uno studio approfondito della storia medioevale, (in alcuni momenti, raffigura storie veramente accadute, ovviamente rivisitate e romanzate), della cucina e cultura medioevale, e di vari stili di armeria e strumenti di offesa usati in culture e tempi diversi.
La saga inizia nel 1997, e prevede 7 romanzi dedicati. Ad oggi sono stati editi 5, come detto, il sesto è in corso d’opera, ma come spesso accade la saga televisiva ha ben presto raggiunto e superato i romanzi scritti, avendo gia prodotto sullo schermo il sesto capitolo della storia.
Per gli appassionati del genere è sicuramente da leggere, ma credo che possa essere apprezzato anche da chi non è un fan del fantasy.
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Libro 1: Il Gioco del Trono (Il trono di spade/il grande inverno) – 1996 – 694 pagine
Libro 2: Lo Scontro dei Re (Il regno dei lupi/la regina dei draghi) – 1999 – 902 pagine
Libro 3: Tempesta di Spade (Tempesta di spade/fiumi di guerra/ il portale delle tenebre) – 2000 – 973 pagine
Libro 4: Il Banchetto dei Corvi (Il dominio della regina/l’ombra della profezia) – 2015 – 753 pagine
Libro 5: La Danza dei Draghi (I guerrieri del ghiaccio/i fuochi di Valyria/la danza dei draghi) – 2011- 1040 pagine
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