Lo Straordinario Viaggio Di T.S. Spivet – 2013

Jean-Pierre Jeunet, il regista di Il Favoloso Mondo di Amelie, torna al fantastico cercando di ricreare il climax fiabesco del suo esordio cinematografico, partendo già da un titolo composto. Il piccolo T.S., appena 10enne, è già un mezzo genio, con una predilezione per la fisica e gli esperimenti e invenzioni. T.S. vive in un ranch con il padre cow boy e la madre, la dottoressa Clay (Helena Bonham Carter) da cui ha preso la passione per le scienze empiriche, la sorella maggiore Gracie e il fratello gemello Layton, che rivive in lui come ricordo dopo una tragedia che li ha colpiti. Spedisce all’insaputa di tutti il progetto di una sua invenzione ad una importante commissione scientifica e, vincendo il primo premio, si appresta a fuggire da casa e intraprendere un viaggio avventuroso attraverso gli Stati Uniti fino a Washington per ricevere il giusto merito. Un po’ on the road, un po’ viaggio di formazione, a cavallo tra il fantasy per bambini e un film per adulti sognatori, resta un po’ troppo in bilico tra i generi senza probabilmente riuscire a trovare la chiave giusta per convincere in un senso ed in un altro. A differenza del più famoso e riuscito predecessore, pur mantenendo un importante legame col favolesco, ha meno mordente, ma riesce un po’ a sopperire con una durata giusta per non annoiare, e una bella fotografia che accompagna con tanti colori le immagini e il viaggio del bambino, il cui attore risulta comunque simpatico, alla fine come il film, che non è imperdibile ma comunque si fa vedere con il sorriso.

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