Snowpiercer – 2013

Bong joon-ho è il regista di questo film occidentale con cast di livello.Nel 2031, dopo le scellerate decisioni da parte dei governi, che prima hanno portato ad un innalzamento della temperatura globale, con conseguente desertificazione di varie aree e sconvolgimenti climatici, si accordano per spargere del gas per raffreddare l’atmosfera. La conseguenza è totalmente nefasta, portando ad una glaciazione totale che stermina tutta la popolazione terrestre a parte pochi membri che vivono su un enorme treno che viaggia costantemente intorno al mondo. I vagoni ferroviari sono suddivisi per classi sociali, con alla testa il suo creatore Wilford (Ed Harris), seguito dai ricchi, per poi scendere gradualmente fino all’ultimo vagone dove vivono ammassati e in condizioni disperate i più abbienti, tra cui Curtis (Chris Evans) e Edgar (Jamie Bell) guidati dal filosofo Gilliam (John Hurt). Stanchi dei soprusi e della vita da animali che stanno facendo, si organizzano per una rivolta sfruttando i 40 secondi di apertura delle porte stagne, per sopraffare i soldati e spingersi alla testa del treno, in una mossa disperata e pronti al sacrificio. Ma quello che li attende, sarà una verità più amara di quella che si aspettano.
Bel film, con un bel ritmo e che come spesso accade nei film del coreano spazia da un genere all’altro nell’arco di poche scene, con intenti anche politici in sottofondo. Il cast è ricco, e ai già citati vanno ricordati una fantastica e irriconoscibile Tilda Swinton e Song Kang-Ho, attore feticcio del regista.
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