Lupo Vichingo – 2023

Il film risulta un po’ la versione norrena di Un Lupo Mannaro Americano a Londra, senza però averne una minima parte di quell’ umorismo misto ad horror che caratterizzava il film di Landis. La trama parte nei primi anni 1000, con una spedizione vichinga che in seguito alla conquista di territori della Normandia, trova, in una stanza murata deI un abbazia, un cucciolo di lupo, non sapendo che è in realtà un lupo infernale. Ai giorni nostri, un orribile omicidio scuote uno sperduto paese in Norvegia, dove un qualche maniera resta coinvolta Thaule, la figlia adolescente della vicecapo della polizia. Inizia così un terribile incubo per la comunità, carne appetitosa per le zanne di un licantropo. Se a livello di originalità non siamo su picchi elevati, c è comunque qualcosa di piacevole nella pellicola, a ribadire che il cinema nordico in campo orrorifico ha qualche cosa da dire, ma comunque il film non mi ha convinto più di tanto, nonostante alcune scelte anche interessanti nello sviluppo della narrazione, ma ci sono d’altra parte tanti personaggi presi e buttati lì, oltre a piccole e grandi incoerenze narrative che lasciano troppi portoni aperti, tanto che non è chiaro se sia una scelta per avere uno spiraglio per un possibile sequel o semplicemente per una sceneggiatura frettolosa.

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