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M. Night. Shyamalan dopo Glass torna in regia e sceneggiatura con un thriller/horror abbastanza interessante ma con, purtroppo, la presenza dei suoi classici ed evidenti problemi nella scrittura. Alcune famiglie ospite di un resort vengono invitate e accompagnate in una spiaggia isolata dalle caratteristiche uniche. E quanto saranno uniche lo scopriranno ben presto, non appena si renderanno conto che pochi minuti di permanenza su questa misteriosa spiaggia corrisponderanno in realtà ad anni, e i bambini diventeranno adolescenti in pochissimo tempo così come i genitori invecchieranno precocemente. Il perché accada questo e i motivi per cui siano stati scelti proprio loro e con quale scopo verranno scoperti solo verso la fine del film. Film che secondo me non è tra i più riusciti del regista. Non gli si può negare un grande talento nella direzione e nei movimenti di macchina, che sono sempre funzionali alla creazione di tensione e momenti ansiogeni importanti, ma il cast di volti noti ( Gael Garcia Bernal, Rufus Sewell, Vicky Krieps e Thomasine McKenzie) non sempre rispondono adeguatamente, e come già anticipato, a livello di sceneggiatura c è qualche problema non da poco, come sempre la ricerca esasperata del plot twist finale, inoltre se fino a più di metà il film tiene bene successivamente si perde un po’, con tutta una serie di azioni stupide da parte di alcuni protagonisti, e altre eccessive semplificazioni. Insomma, non è tutto da buttare ma poteva fare di meglio, considerando le aspettative che ci sono dopo alcuni grandi film che ha fatto.
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