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Remake shot to shot dell’omonimo film girato dieci anni prima dallo stesso regista, che cambia solamente cast utilizzando attori statunitensi di richiamo, come Tim Roth, Naomi Watts e Michael Pitt. George, Anna e il piccolo Georgie arrivano nella loro casa vacanze sul lago, pronti a godersi una settimana di vacanza con i loro vicini, con cui andare in barca a vela e giocare a golf. Ricevono improvvisamente la visita di due ragazzi, che sostengono di essere in visita dai loro vicini, ma che avranno da subito un atteggiamento che va oltre lo strano, e ben presto li faranno precipitare in un incubo terribile. Sapevo già cosa aspettarmi da questo film, con il suo predecessore molto conosciuti in ambito di pellicole fastidiose e disturbanti, e sapendo in anticipo anche la storia, da una parte non ho subito la sofferenza psicologica derivante da una visione “vergine”, e quindi ha impattato meno da un punto di vista emotivo, dall’altra ho potuto apprezzare più tutto il resto della macchinazione del regista, Michael Haneke, che spinge forte sul lato del fastidio psicologico e sull’angoscia per le vittime delle angherie dei due ragazzi, che, cosa ancora più valorizzante, sono tutto tranne che i due classici malviventi, ma due giovani istruiti, ben vestiti, e tremendamente normali nella loro follia, oltretutto con la motivazione di una non motivazione per fare quello che fanno. La cosa importante, è non aprire a nessuno che viene a chiedere delle uova.
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