The Last Duel – 2021

La filmografia di Ridley Scott conta almeno 3 capolavori (a inizio carriera) e qualche ottimo film, ma anche un gran numero di pellicole molto inferiori alla media e alle aspettative, oltre a delle vere e proprie ciofeche, mi si passi il termine. A 83 anni suonati, però, riesce ancora a stupire tirando fuori questa perla, soggetto tratto da un romanzo e sceneggiatura di Ben Affleck e Matt Damon, anche interpreti all’interno del film. Ed è proprio l’intreccio narrativo che è intrigante, iniziando con un duello all’ultimo sangue tra Jan de Carrouges (Damon) e Jaques Le Gros (Adam Driver), che si sfidano per dimostrare agli occhi del Re di Francia Carlo VI e al Conte Pierre D’Alencon (Affleck) la veridicità o meno delle accuse della moglie di Jan, Marguerite (Jody Comer) di stupro da parte di Jaques. Ed è la versione dei tre punti di vista, ognuno personale e soggetto all’interpretazione di parte dei tre coinvolti nella vicenda, con però, ben spiegata, la specifica di quale sia la vera verità. Il film è denso, intenso, e interessante vedere come i due, amici da anni, vedano il loro rapporto e gli accadimenti in tutto questo tempo in maniera effettivamente diversa, dando entrambi spunti allo spettatore per capire la vera personalità di entrambi. Ed è molto importante, la versione di Marguerite, che ha la sua lettura di tutto ciò che vive in base al suo essere donna e subalterna al volere maschile, e riporta, traslando nel medioevo la vicenda, la condizione femminile di una vittima di uno stupro soggetta al giudizio e alle accuse delle autorità e della gente comune, passando ai loro occhi da vittima ad essere considerata complice od anche provocatrice e compiacente, esattamente come tuttora succede ogniqualvolta ci sia una denuncia di violenza o molestia. La fotografia e le scenografie e i costumi sono veramente belli, e anche le interpretazioni sono tutte sopra la media. Il viale del tramonto di Scott si impreziosisce di un gran bel film.
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