Hitchcock è considerato, a ragione, uno dei maestri, se non il maestro, del genere thriller, e questo suo secondo film del periodo americano ne dà ulteriore conferma. I protagonisti assoluti sono Cary Grant, uno degli attori feticcio del regista inglese (assieme a James Stewart)nel ruolo di Johnnie Haisgart e Joan Fontaine in quello della di lui moglie Lina Mac Laidlan. Johnnie è un farfallone e intrallazzone spiantato, e inizia a corteggiare la bella e dolce Lina finché i due non si sposano. Ed è allora che, con il tempo, Lina comincia a scoprire una lunga serie di piccole e grandi bugie dette dal marito, che sembra disvelarsi così sempre più ambiguo e soprattutto pericoloso. Quella che in prima battuta può sembrare quasi una commedia romantica dal ritmo brioso, si dipana sempre di più in una spirale di dubbi e timori, che ti spingono a dubitare delle parole di Johnnie e della sua buona fede, coinvolgendoti in un gioco al gatto con il topo, in cui però non sai quando il gatto potrà attaccare. Uno dei film minori di popolarità di Hitchcock ma comunque non dal punto di vista qualitativo.
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