L’Uomo Del Labirinto – 2019

Se con il precedente film, La Ragazza Nella Nebbia, era una sensazione, con questo diventa una certezza. Uno scrittore è bene faccia lo scrittore e non vada a dilettarsi dietro la macchina da presa. O quantomeno questo vale per Carrisi, che dal suo romanzo omonimo trae soggetto, sceneggiatura e regia. 
Ma i risultati lasciano un po’ a desiderare. Non che sia tutto da buttare eh, ma si vede che la mano non è proprio quella delle più allenate, e ci sono delle scelte stilistiche molto cringe (tipo lo slow motion con marcetta grave in sottofondo quando i poliziotti arrivano sulla scena del crimine), o altre scene confuse che non arricchiscono ne la narrazione né la comprensione della vicenda. Per il resto è abbastanza scolastico, molto sul tipo fiction per capire. Peccato perché il materiale sarebbe più che discreto, la trama è intrigante e molto dark, a partire dalla fotografia, tocca argomenti scottanti come il rapimento di bambini e il loro ritorno “alla normalità”, e le indagini su di un misterioso rapitore. E vanterebbe anche due grandi attori, Toni Servillo e Dustin Hoffman, che però non hanno un gran supporto dal resto del cast, e nelle scene più importanti per la risoluzione del mistero occorre moooolta fantasia da parte dello spettatore perché la messa in scena è parecchio ma parecchio confusa. Come il film precedente, i difetti forse sono più dei pregi, ma gli va comunque riconosciuto il pregio di provare a fare qualcosa di respiro più internazionale, smarcandosi dal solito prodotto italiano. Speriamo migliori tanto, o lasci la macchina da presa per chi ha più talento.
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