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Primo film di una quadrilogia dedicata al samurai vagabondo Kenshin Himura, nato dalla matita di Nobuhiro Watsuki, nell’omonimo manga, arrivato in Italia distribuito dalla Star Comics, e uno dei pochissimi manga che ho letto. Kenshin Himura è il vero nome del terribile spadaccino Battosai (assassino) Himura, così chiamato per la ferocia e la spietatezza in battaglia, qualità mostrate durante la guerra tra lo Shogunato e le forze di restaurazione Meiji, che risulteranno vittoriose. Stanco e sdegnato di quella vita di morti, decide di non uccidere più, tanto da rinunciare alla sua spada per dotarsi di una katana a lama invertita, e nel suo girovagare conosce quelli che poi saranno i suoi compagni di avventura, la signorina Kaoru, unica erede di un prestigioso dojo, Sanosuke, un attaccabrighe da strada, Yahiko, un orfanello che vuole diventare un samurai, e Megami, una giovane aspirante dottore.La pellicola segue abbastanza fedelmente la storia narrata nel manga, sicuramente nello spirito e nella costruzione dei personaggi che sono ben riproposti, e presenta delle belle coreografie nei combattimenti. Ovviamente essendo una trasposizione da un manga come tale va presa, ma nonostante la lunghezza della pellicola passa bene ed è divertente.
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