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Black comedy a totale trazione di Martin Mcdonagh, che firma regia, soggetto e sceneggiatura di una pellicola che potrebbe essere benissimo un lavoro dei fratelli Coen. Il soggetto del film è la testardaggine di una madre, Mildred (una brava Frances McDormand) a cui hanno stuprato e ucciso la figlia e si scontra con l’inefficace lavoro della polizia, completamente incapace di riuscire a risolvere il suo caso. Si scontra soprattutto con il buono ma rassegnato sceriffo Willoughby (Woody Harrelson) e uno dei poliziotti, il razzista omofobo e bifolco Dixon ( un grande Sam Rockwell). Nel cercare la verità, smuove un gran polverone e soprattutto innesca una serie di avvenimenti che cambieranno fortemente i protagonisti.È veramente un film che tocca vari aspetti, ma si concentra su una forma di razzismo e intolleranze varie che serpeggia negli stati del centro sud degli Stati Uniti, dove l’ignoranza la fa da padrona, ma senza essere troppo didascalico e moralista, anzi, riesce a parlarne rendendo il tutto quasi grottesco. Gli Oscar vinti come attrice protagonista e attore non protagonista alla MacDormand e Rockwell sono meritatissimi, soprattutto quest’ultimo riesce a far inorridire e fare compassione allo stesso tempo, ma è tutto il film a girare bene e ad avere un bel ritmo.
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