Il Posto Delle Fragole – 1957

Il Posto delle Fragole è uno dei più celebri e celebrati film di Bergman. Lo avevo in lista su Amazon Prime ma uscì dal catalogo prima di avere il modo di vederlo, e fortunatamente l’ho recuperato su Rai Play. A differenza del più famoso Il Settimo Sigillo è meno impattante a livello visivo ma non più semplice nel messaggio che veicola, quindi non si può dire se è più o meno bello, perché è profondamente diverso.
Il posto delle fragole (selvatiche, in aggiunta nel titolo originale) non è altro che la casa dove il protagonista, l’ormai vecchio professor Borg (Victor Sjostrom), ha passato le vacanze della sua gioventù insieme ai suoi fratelli e sorelle e parenti vari, tra i quali la bella e dolce cugina Sara (Bibi Andersson) di cui era fortemente innamorato ma non pienamente corrisposto a causa anche del suo carattere sfrontato e egoista. E nel viaggio in macchina verso Lund (dove il professore verrà insignito di un premio alla carriera) assieme alla nuora Marianne (Ingrid Thulin) Isak ripercorrerà la sua vita e i suoi ricordi, superando l’egoismo e l’aridità che ne hanno condizionato il rapporto con gli altri e con se stesso, e che lo hanno reso un vecchio solitario e profondamente triste. Sarà il ritorno al posto delle fragole a portare sulla sua strada tre giovani, Sara (una giovane molto somigliante in tutto e per tutto al suo amore di gioventù), Viktor e Evald, un teologo e uno scienziato (che potrebbero dirsi le due sue parti dell’anima), che lo accompagneranno fino al termine del viaggio e lo aiuteranno ad interrogarsi sui suoi errori. La narrativa dei ricordi e del momento attuale è arricchita dai sogni, o meglio dire incubi, che ha il protagonista, e come tema principale hanno la fine del tempo e l’approssimarsi della morte, che lo porta a fare un amaro bilancio della sua vita, anche grazie alla forza dei dialoghi, così freschi e moderni nonostante abbiano più di 60 anni.È un film che sembra molto più semplice di quello che è, ha bisogno di qualche ora per sedimentarsi ed aprirsi, il seme si pianta e cresce, e la mattina dopo trovi la fragola nel suo posticino. E come le fragole, il film è dolce ma ha anche un qualcosa di aspro, che te lo fa piacere ancora di più.
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