Randagiando

Prima uscita ufficiale con i Randagi del Serra, un gruppo di bikers a cui mi sono aggregato un paio di settimane fa.Stamattina di buon ora ci siamo trovati a Cascine con Antonio e Lorenzo, e siamo partiti. Beh, meno male che un minimo di allenamento ce l’ho, perché altrimenti sarebbe stata parecchio dura. Non che così sia stata una passeggiata di salute, arrivati in cima al Serra le cosce mi chiedevano pietà, ma sono comunque riuscito a non rallentarli troppo. Itinerario deciso sul momento, siamo scesi a Vico e poi su per Le Mandrie da San Jacopo, in direzione Verruca. Da qui la tagliata per Montemagno e poi scendiamo fino a Calci, per prendere via Santa Maria verso I Cavalli e rientrare sulla provinciale poco prima della curva dell’impiccato. Minchia che tragitto. Una salita continua, non particolarmente scoscesa ma senza sosta e senza parti pianeggianti. Una dolce pedalata verso la morte fisica. Che poi viene incrementata dalla parte di Prov56 che ti finisce di distruggere le gambe. Arrivare al ristorante Le Porte è un miraggio nel deserto, e praticamente anche la fine della parte impervia. C è un ultimo pezzetto di falso piano misto a salita ma è una bazzecola rispetto al resto, per arrivare ai Prati. Da qui abbiamo provato la scesa di un sentiero per l’ex Bosco di Luca in Sorbo, in parte fattibile ma con momenti troppo tecnici per le mie capacità. Da qui comunque ormai è routine scendere in Quadonica e Pollino, anche a discreta velocità. Bella uscita, dissipati i miei dubbi di essere troppo indietro come preparazione atletica per entrare in un gruppo, e quindi alla prossima.Ah, dimenticavo, si porta a casa comunque un 34 km con circa 1170 di dislivello.

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