L’Era Dei Samurai _ Battaglia per il Giappone – 2019

Episodi: 6

Il Giappone risulta essere uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi, con una storia interna tanto complicata quanto poco conosciuta al mondo occidentale, che per ovvi motivi si interessa più alla sua parte di storicità. Ma sfido chiunque a dichiararsi, non dico interessato, ma comunque affascinato dai samurai, dagli shogun e dalle epiche e romantiche battaglie di questi uomini coraggiosi e risoluti quanto spietati.Ed è con curiosità mista a piacere che ho cliccato volentieri su questa produzione originale Netflix del 2019 ma arrivata in Italia solo ora. La miniserie è composta da 6 puntate, ognuna di una durata di circa 40 minuti e prende in considerazione un periodo ben preciso del Giappone, forse quello più instabile e sanguinoso nella sua storia, l’era Sengoku,ed approssimativamente riguarda i 40 anni a cavallo tra il 1500 e il 1600. Questi 40 anni saranno decisivi per mettere fine ad una guerra civile che è durata nel complesso circa 130 anni, in cui i vari Daimyo, i feudatari signori della guerra, assimilabili ai nostri nobili, lottavano tra di loro per instaurare la propria supremazia. Tra questi, spicca la figura di Oga Nobunaga, uno dei Daimyo meno forti sulla carta, che senza scrupoli e in maniera sanguinaria riesce a prendere il sopravvento e conquistare tutta la parte centrale, portando quasi al successo il suo piano di riunificazione. Ma il potere logora menti, fisici, alleanze e amicizie, e passando vari tradimenti e lotte di potere, il comando va di mano in mano fino a giungere a Yeiasu Tokugawa, che riuscirà a portare finalmente stabilità ad un paese martoriato da centinaia di migliaia di morti nel corso di circa un secolo, e che permetterà di fare vivere al Giappone circa 300 anni di pace assoluta.La serie è fatta veramente bene, costruita con una voce narrante sopra a una minuziosa e verosimile ricostruzione storica, come un vero e proprio prodotto televisivo. E unire didattica a fiction è stata una mossa molto intelligente per favorire l’attenzione e la comprensione, al netto della difficoltà di memorizzare perfettamente i nomi.
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