Mi Chiamo Francesco Totti- 2020

Alex Infascelli, romano romanista de Roma, si occupa della direzione delle riprese più recenti, e del montaggio di quelle di repertorio, di origine familiare (del fratello,amici e genitori) assieme a quelle “istruzionali” dei canali televisivi, da Rai a Roma Channel, per celebrare la fine carriera di un altro romano romanista de Roma, er Pupone Francesco Totti.
Meh. Fondamentalmente è un operazione autobiografica, in cui lo stesso Totti si racconta, accompagnando e commentando le immagini, dai primi calci al pallone alla sua crescita calcistica nella Lodigiani prima e nella primavera Roma poi, fino alla prima squadra, alla nazionale e gli ultimi anni.
Ovviamente essendo un autobiografia a tutti gli effetti, risulta nettamente di parte, e ci può stare, e punta più il dito sulle ingiustizie degli ultimi anni, con il rapporto inesistente e difficile con Spalletti dopo il suo ritorno come allenatore a distanza di anni, in cui Totti risulta completamente emarginato senza motivo e vessato da quel pelato brutto e cattivo, mentre lui è totalmente innocente e puro. A contraltare, sorvola allegramente sui vari momenti in cui la sportività e serietà del Pupone risulta poco limpida (lo sputo a Poulsen, i vari gesti volgari o semplicemente scorretti nei confronti degli avversari, tra pedate e sgambetti e offese) sminuendo il tutto con “un caratteraccio che ogni tanto esagera”. 
Che sia stato calcisticamente un fuoriclasse non è in discussione, e che, data la fattura del docufilm, l’operazione fosse incensante a priori ok, ma, ne sentivamo veramente il bisogno di una cosa del genere?
Non so.
Di sicuro emerge una cosa: alla luce del comportamento dei tifosi durante la partita di addio del Principe Giannini nel giugno 2000 (invasione di campo dei tifosi e distruzione del campo da gioco per la rabbia per la vittoria del campionato da parte della Lazio), e dell’ultima giornata di campionato del 2000/2001 (altra invasione di campo ben prima della fine della partita con spogliarello forzato ai giocatori e soprattutto rischio altissimo di una sconfitta a tavolino con annessa perdita dello scudetto), la piazza di tifosi di Roma risulta veramente imbarazzante.


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