Arrangiamenti necessari

Stamattina dovevamo affrontare nuovamente le zone del promontorio, con il passaggio da fiorentina al Crinale attraverso il cancello sopra la Sedia. Come spesso accade, non tutte le ciambelle vengono col buco. Che ci fosse qualcosa di strano era già palesato dal ritardo dovuto ad un improvviso colpo di sonno, probabilmente derivato dai succhi di canna da zucchero della sera precedente. A parte questo, già dalle prime pedalate sentivo qualcosa di strano, la ruota posteriore che slittava eccessivamente, ed una sensazione di fatica nei movimenti troppo marcata, tipo bagaglio a traino.Ma finché non siamo arrivati in cima alla salita per il cancellone, non potevo/volevo arrischiarmi a controllare. Sicché, giunti in cima, butto un occhio alla posteriore: quasi a terra. Sicché tra un moccolo e l’altro con il Ghera proviamo a dare una gonfiata con la pompettina requisita a Poggio all’Agnello, ma niente, anzi, si sgonfia sempre di più fino a restare completamente a terra. Non c’è maniera, devo scendere giù verso casa a provare con il compressore elettrico. Sicché a malincuore, saluto il Ghera che continua nel suo percorso e con la bici a braccio scendo dalla Sedia fino a casa. Fatto il tutto mi scoccia abbandonare così l’ultima, definitiva, uscita piombinese di questo 2020, sicché rimonto in sella e risalgo verso il cupolino, per un giro veloce nei percorsetti li in zona del cupolino, fino alla parte bruciata di recente alla torre di avvistamento antincendio, anche per fare un po’ di esplorazione per il prossimo anno.
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