Questo è un film di Lucio Fulci, uno dei factotum del cinema italiano, che ha cavalcato almeno 4 decenni cambiando genere di pellicola, cavalcando un po’ quelli che erano i generi di punta del momento. E quindi si va da pellicole di gialli, tra cui il bellissimo e crudo “Non si sevizia un paperino” o “Sette note in nero” , a erotici, a horror, per cui è stato ed è tuttora considerato uno dei capisaldi del cinema italiano e internazionale, con film cult come “E tu vivrai nel terrore… l’Aldilà”, “Quella villa accanto al cimitero” o “Paura nella città dei morti viventi”. E poi c è questo Zombie 2, chiaramente un tentativo di sfruttare la fama di Zombie di Romero, in salsa italiana. Perde completamente la parte sociologica, che non interessa al regista, puntando sul sovrannaturale voodoo. Dialoghi veramente base base, e attori di bassissimo livello, ma la mano del regista, nonostante tutto, aiuta a non fare cadere il film nel baratro più totale, con dei piccoli grandi colpi di genio (la scena della porta che si apre sempre più, solo grazie a gioco di luce e ombra, ad esempio, ma ce ne potrebbero essere altri), e nonostante 10 euro di budget il film è simpaticamente guardabile.
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