Mine – (2016)

Si può fare un film di 100 minuti su di un uomo bloccato su di una mina, in un deserto, quasi senza nessun altro personaggio? Si, si può fare. Si può fare anche un bel film? Si.Questo è Mine, un film di produzione italiana e americana, e regia tutta italiana (Fabio & Fabio)
, con attori americani (Armie Hammer e Tom Cullen).
Mike e Tom sono due marines, cecchini, che devono svolgere una missione in una non precisata località del Nord Africa. Ma la missione fallisce e si trovano a scappare nel deserto, finché non entrano per sbaglio in una zona minata. Tom salta in aria, Mike riesce a fermarsi in tempo, ma con un piede resta bloccato su di una mina innescata, e l’unica speranza a cui può aggrapparsi è resistere 52 ore  un convoglio di salvataggio. E in questo lasso di tempo, dovrà fronteggiare le insidie del deserto, la fame, la sete, le tempeste di sabbia, gli attacchi notturni degli sciacalli, ma soprattutto i propri fantasmi, i propri sensi di colpa, i propri errori, in un crescendo di allucinazioni e deliri e paure. La pellicola è minimale dal punto di vista dell’ambientazione, ma ricca dal punto di vista visivo, con una bella fotografia, e soprattutto capace di creare empatia con il protagonista, creando ansia e disagio. Ci sono alcune scene molto molto belle e coinvolgenti, e puoi viverle su più piani, quello realistico, nel deserto, quello psicologico, sui ricordi del passato, e quello morale, con una forte allegoria sull’essere in ginocchio, sul lottare, sull’andare avanti, ripetuta più volte durante il film. Ovviamente non è un film perfetto, poteva avere un 10/15 minuti in meno, in alcuni momenti del finale forse è troppo confusionario, ma non ci sono momenti di noia nonostante la staticità della situazione, ed è ben confezionato dai due registi e ben recitato da Armie Hammer. Non sembra affatto un prodotto italiano, per il tipo di regia, per i colori e gli accorgimenti tecnici. Veramente un bel lavoro.


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