I Morti non Muoiono

Tutta questa storia finirà male, dice dall’inizio alla fine il poliziotto Ronald, interpretato da Adam Driver. Il problema è che è tutto il film che va male.
Mi spiace dirlo, ma non mi è piaciuto per niente. Mi spiace perché Jarmusch tendenzialmente mi piace abbastanza, e mi spiace perché il cast è veramente di prim’ordine. Molti sono ormai dei feticci del regista, presenti in ruoli più o meno importanti in quasi tutti i film. Per fare capire la caratura, per quanto riguarda qil cast si parla di gente come Bill Murray, Adam Driver, Chloe Sevigny, Tilda Swinton, Danny glover, Tom Waits, Steve Buscemi, RZA, Selena Gomez, Iggy pop… tanto per elencare solo i più famosi. 
La trama è abbastanza classica, un olocausto zombie colpisce la Terra, questa volta a causa di un fracking dei poli, cioè un inversione del magnetismo e della rotazione. E vabbè, questo ci può anche stare come causas belli. Ed è carina anche se non propriamente originale, ma anche su questo possiamo passarci sopra,  l’interazione tra attori che sanno di essere attori all’interno di un film, come una sorta di metacinema. 
Non manca neanche una forma di filosofia antimaterialista, sviluppata tramite il personaggio di Tom Waits, cioè Eremita Bob, che ha il ruolo di osservatore/voce fuori campo, che attraverso le parole di Melville in Moby Dick, “Gli indicibili tormenti degli innumerevoli mortali”, anche questa ripetuta più volte nel film, conclude la storia con un sermone sul materialismo, la ormai meccanicità umana ridotta alla ricerca di piaceri futili e terreni (caffè, Chardonnay, giocattoli, wifi, bluetooth) che sono l’ossessione sia da vivi sia da non morti. Però anche questo ormai è una caratteristica tradizionale di questi film, partì tutto da Romero sia il tema narrante sia il sottotema della lotta al consumismo sfrenato. 
È vero che non vuole essere un film imoegnato e impegnativo, né per lo spettatore né per regista e attori, ma piuttosto un esercizio di stile per divertimento, una parodia delle parodiendi film di zombie, ma mi aspettavo qualcosa di più e di migliore. 
Carine le citazioni e gli easter egg, come il portachiavi di star wars di Ronald/Adam Driver, ma è un po’ poco per salvare un film venuto maluccio, a parer mio.


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