Man on the Moon -1999



Ci sono film che, per svariati motivi, nonostante la buona fattura, non riescono ad avere la stessa quantità di frequenza di trasmissione della media.Man on the Moon è uno di questi.
Praticamente assente dal piccolo schermo, era complicato anche il recupero del film in un supporto DVD o bluray.  Finché Fatoni non me l’ha scovato nascosto in una bancarella di usato in vendita.
La trama ripercorre la breve vita e carriera di Andy Kaufman, uno dei comici americani più discussi e particolari.
Lui stesso non si considerava assolutamente un comico (“non ho mai raccontato una barzelletta” era la sua risposta per discostarsi dalla definizione) quanto piuttosto un “showman” agli albori del termine.
La sua era una comicità molto particolare, spesso fuori dalle righe, assurda e surreale, e svariava da imitazioni, a vere lotte wrestling con campioni nazionali, ma anche con donne, creazione di alter ego, come il cantante alcolizzato e sgrammaticato Tony Clifton, che portava in vita alternandosi con il suo amico fraterno e coautore Bob Zmuda e a suo fratello Michael Kaufman, spiazzando ogni volta il pubblico che pensava di avere capito che fossero la stessa persona.
Gli aneddoti e le curiosità raccontate dal film sono svariate, e mettono in luce le qualità geniali di Kaufman, che non voleva assolutamente omologarsi allo standard comico del tempo, e neppure assoggettarsi alla monotonia delle richieste di autori di programmi e pubblico stesso.
Era frequente infatti che “rovinasse” una sitcom con improvvisazioni inaspettate e completamente fuori dal copione, o, alle continue richieste del pubblico ai suoi spettacoli, di vedere in scena Latka, il suo personaggio in Taxi, si mettesse invece a leggere il Grande Gatsby. Tutto, il Grande Gatsby.
All’apice della sua carriera, viene però colpito e ucciso, a 35 anni, nel 1984, da un tumore ai polmoni, pur non essendo fumatore.
E per molti anni, la sua morte è stata creduta, da tanta parte del pubblico, un macabro scherzo, un falso evento, tanto era complicato discernere realtà e fantasia dalla sua vita.
Il film ha la regia di Milos Forman, e vede la partecipazione di un grande Non Carrey nella parte di Andy, del sempre bravo caratterista Paul Giamatti in quella di Zmuda e Danny De Vito in quella del suo agente George Shapiro, nei ruoli principali, più Courtney Love nella parte della compagna Lynne, oltre alla partecipazione di tutto il cast di Taxi, uno dei suoi successi più grandi.
Il film è veramente ben fatto, piacevole, anche toccante, ed è coadiuvato di una grande colonna sonora ad opera dei REM (Michael Stipe è anche produttore della pellicola), colonna sonora tra cui spiccano la title track e The great beyond.
Il poco successo commerciale della pellicola nel nostro paese è probabilmente dovuta alla scarsa notorietà di Kaufman in Italia e forse anche al tipo di comicità fuori dal classico tormentone.
Peccato, perché è davvero un gran bel film.



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