Solo – A Star Wars Story


C’era una volta, in una galassia lontana lontana… comincia così, in maniera classica, questo ulteriore plot di Star Wars, in questo caso uno spin-off sulla simpatica canaglia di Han Solo, nelle sue avventure giovanili.La storia si colloca nel periodo tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza, circa 11 anni prima di questa ultima, e abbraccia gli anni dai 18 ai 24 del contrabbandiere di Corellia.
Qui, conosciamo quindi la parte della sua storia che era rimasta segreta, la sua fuga dal pianeta natale, come è diventato contrabbandiere, la nascita della sua amicizia con Chewbecca, con Lando Carlissian, e i suoi primi voli con il Millennium Falcon (si, anche la ormai mitica “rotta di Kessell in meno di 12 Parsec”)…oltre ai suoi primi turbolenti rapporti con l’Impero e la Resistenza, o almeno il primo bagliore di essa.
La pellicola si inserisce bene nell’universo della saga Jedi, è un bel film di azione, la regia di Ron Howard è di mestiere, così come la colonna sonora, in cui ha collaborato John Williams, e solo in un piccolo ma simpatico frangente entra per pochi secondi la famosa main theme.
Dal punto di vista recitativo, ottimi i personaggi secondari Woody Harrelson (non ha bisogno di presentazioni), Emilia Clarke (Daenareys Targaryen del Trono di Spade) e Donald Glover nel ruolo di Lando, che riprende bene quello che sarà più da adulto Billy Dee Williams. Peccato un po’ sprecato Paul Bettany, nel ruolo del villain va bene ma ha poco spazio.
Veniamo a Han. A primo impatto non mi convinceva molto, anche se un minimo di somiglianza fisica c’è, ma è nel corso del film che Alden Ehrenreich diventa sempre più convincente, soprattutto nella mimica e gestualità dello sbruffone di Corellia. Ovviamente, resta impossibile replicare il sorriso sbilenco di Harrison Ford se non hai avuto un ictus, comunque nel complesso un ottima prova da parte sua.

Quindi si, il film mi è piaciuto, nonostante inizialmente avessi un po’di dubbi su tutte queste operazioni di marketing e spin off, sicuramente non sfigura e anzi, meglio di altri episodi delle trilogie.
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