Mindhunter – Serie TV – Stagione 1

mindhunter

Stagione 1

2017

Episodi: 10

Tra le serie uscite nell’ultimo anno è una tra quelle che hanno riscosso più successo, mi ha incuriosito e mi ci sono avvicinato.

Devo dire  che rispetta a pieno le aspettative.
La serie è ambientata negli anni ’70, e vede come protagonisti due poliziotti del FBI, Holden Ford (sullo schermo Jonathan Groff) e Bill Tench ( Holt McCallany), impegnati in una ricerca dai tratti ambiziosi e per l’epoca, rivoluzionari.
La prima cosa importante da dire, è che non è una classica serie TV su poliziotti o simili, non c’entra assolutamente niente. In questa prima stagione, tanto per capire, non si vede una pistola, un inseguimento, niente di niente per quanto riguarda l’azione.
Sgombrato il campo da equivoci, è bene focalizzarsi sulla trama, basata sul libro Mindhunter: La storia vera del primo cacciatore di serial killer americano (Mind Hunter: Inside FBI’s Elite Serial Crime Unit), scritto da Mark Olshaker e John E. Douglas  agenti FBI che hanno per primi introdotto la tecnica del profiling nelle indagini, e sono sempre coloro che hanno “inventato” il concetto di omicida seriale organizzato, concetti che diventarono e sono tuttora fondamentali nella ricerca di colpevoli di omicidio.
Ovviamente la trama della serie è romanzata e infiocchettata per poter essere un prodotto televisivo, ma segue proprio le ricerche effettuate dai veri agenti, andando ad effettuare delle interviste ai maggiori pluriomicidi del tempo, come ad esempio Edmund Kemper, Charles Manson, Richard Speck, John Wayne Gacy, David Berkowitz, ed altri,  in modo da creare un quadro scientifico, che segue determinati parametri comuni ai vari soggetti intervistati, talmente accurato e valido da poter indicare le caratteristiche basiche dell’omicida, stile di vita, rapporti sociali/affettivi, ecc, e addirittura in alcuni casi poter prevedere quale sarà la prossima vittima o la prossima mossa della psicologia contorta di un serial killer.
Un opera assolutamente rivoluzionaria e affascinante.
Ed affascinante è anche la trasposizione televisiva. Come detto, non aspettative scene di azione, quanto piuttosto un prodotto curato dal punto di vista delle ambientazioni e psicologico, anche perché produttore esecutivo e regista di alcuni episodi è David Fincher, che non ha bisogno di presentazioni, e che già si era avvicinato con film come Zodiac (con cui condivide il periodo storico) e Seven ad argomenti del genere.
Share
Share