Under the Dome (Serie Tv)

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Stagioni: 3

 

Un giorno, dal niente, la cittadina di Chester’s Mill viene completamente coperta da una misteriosa cupola trasparente, dall’origine e dalla consistenza misteriosa, forse un esperimento governativo, forse qualcosa di extraterrestre, a nessuno è noto saperlo. L’unica cosa certa è che la maggior parte della popolazione rimane tagliata fuori dal resto del mondo e deve lottare e organizzarsi per sopravvivere in questa situazione straordinaria, con contrasti al suo stesso interno per la gestione del potere cittadino.

La serie si svolge su tre stagioni, con un finale aperto per una eventuale (improbabile) quarta serie, e vede come produttori Steven Spielberg e Stephen King e la regia di Brian K. Vaughan.

Come tanti altri prodotti televisivi, è tratta da un libro del Re del Maine, da cui prende lo spunto iniziale e i personaggi principali, distaccandosi ben presto dallo script originale per vivere di vita propria, con una propria trama e sottotrame.
Il risultato finale è comunque rispettabile, con una buona storia e personaggi interessanti, e in alcuni casi un ottimo lavoro attoriale.
Di solito mi viene da storcere un po la bocca in caso di libertà eccessiva rispetto all’originale, ma in questo caso credo sia stato necessario andare alla ricerca di un qualcosa di diverso, anche perché sarebbe stato veramente complicato stiracchiare la storia per più di una stagione.
Se si vuole trovare un difetto, è un po eccessiva la ripetizione di situazioni sempre troppo simili, soprattutto riguardo il consigliere comunale “Big” Jim Rennie, interpretato da Dean Norris (già visto nel ruolo del cognato di Walter “Heisenberg” in Breaking Bad) e vero mattatore della serie, personaggio istrionico, assetato di potere, ambiguo, violento, cinico e senza scrupoli, ma allo stesso tempo con una propria morale e che in fondo risulta anche simpatico proprio per questo. È indubbiamente l interpretazione migliore del gruppo, seguita a ruota dai giovani de “le quattro mani, James ” junior” Rennie, Norrie e Joe (rispettivamente Alexander Koch, Mackenzie Lintz e Colin Ford), abbastanza credibili e sul pezzo. Un pò debolucci invece i due personaggi principali, il misterioso Dale “Barbie” Barbara (Mike Vogel) e la (bella) giornalista Julia Shumwey (Rachelle Lefèvre), che nonostante abbiano all’attivo anche altre partecipazioni in film e serie tv anche discretamente impostanti, risultano un pò piatti come personaggi e troppo nei cliché dei belli e buoni e coraggiosi e, soprattutto spesso mono espressivi.
Come detto, a volte un po troppo tirato per le lunghe ma nel complesso un buon prodotto di intrattenimento.
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