Siena, La Tratta, 13/08/2017

E il primo giorno della gita a Siena è andato.
Si parte presto,prestissimo anzi,ben prima dell’alba. La tipica partenza intelligente porta i suoi benefici, ottima e copiosa colazione vicino Monticiano, e alle 7:30 si arriva in quel di Siena. La città sembra sempre addormentata, ma giusto il tempo di arrivare in Piazza del Campo e invece la trovi già in fermento. I primi turisti, molti cittadini e affezionati del palio in breve tempo arrivano a prendere posizione per assistere al primo step, la tratta. È il momento della scelta effettiva dei cavalli, che avviene al termine delle batterie di prova, dove gli aspiranti protagonisti delle monte, provano per la prima volta i cavalli. Sono 35 i cavalli che dovranno mettersi in mostra in 5 batterie da 7 monte ciascuna e un numero leggermente inferiore i fantini.
Nel frattempo ci riuniamo con i nostri compagni di avventura,alcuni ormai veterani e 5/neofiti. Ovviamente la presenza di butesi è comunque forte, incontriamo molti altri compaesani venuti apposta per assistere a questo evento. Le prime batterie scorrono quasi noiosamente, dopodiché prendono un ritmo molto più alto, con momenti anche sanguigni di corsa vera e propria, con un paio di cadute, una delle quali non priva di conseguenze per il fantino. L’iter di scelta è deciso dai capitani delle 10 contrade prescelte, in base a motivazioni da loro scelte in quasi totale accordo. I movimenti di Siena, per meglio dire, tutti quei “giochi” che caratterizzano i palii, ma soprattutto il capostipite, il principale e il più attrattivo sono molto particolari. Sono da mettere nel calderone la scelta di un lotto di cavalli, che puo essere più o meno equilibrato, il peso politico di alcuni fantini nelle indicazioni, e l’altrettanto importante influenza dei cavallai. Sono misteri irrisolvibili ma che incrementano il mistero e l’affezione per il Palio. Alla fine dei conti, in questa occasione, il Palio dell’Assunta, vengono scelti 3/4 mezzosangue di livello superiore, un paio di outsider e i restanti equini leggermente più deboli sulla carta.
Intorno all’ora di pranzo, avviene la vera e propria assegnazione. Esultano Istrice, Valdimontone e Torre, sorride la Chiocciola, mugugnano Bruco, Onda, Oca, Aquila, Selva e Lupa. È un altra componente del Palio, fortuna nell’estrazione, che comporta la mossa successiva delle contrade: la scelta di fantini, tra campioni, buoni mestierianti, e cosiddetti killer. Nell’arco della giornata di completa anche questa fase, che conclude con la prima prova ufficiale, intorno alle ore 19:00. Sono momenti da brivido, sia l’assegnazione, in cui i sentimenti dei contradaioli di volta in volta coinvolgono anche il resto degli spettatori, sia la cacofonia di cori e colori che si alternano nei vari passaggi. Cose davvero belle, che fanno capire l’amore per questo evento, l’attaccamento e la passione che vengono investite durante l’anno, durante la vita.
Per il resto, che dire, la giornata scorre piacevolissima fra una passeggiata e un aperitivo, con un ottima cena, nonostante il cameriere particolarmente fenomeno. Purtroppo non siamo potuti andare a trovare il Farme che ci aveva invitato al Bruco, speriamo di rifarci domani…
Questa la lista degli accoppiamenti:
Aquila – Rocco Ro – Gingillo
Bruco – S’oi Theresius – Bruschelli
Lupa- Querida de Marchesana – Carboni
Istrice – Morosita prima- Tittia
Onda – Porto Alabe – Sanna
Torre – Polonski – Mari
Oca – Renalzos – Pusceddu
Selva – Quasimodo de Gallura – Coghe
Chiocciola – Solo Tue Due – Mannucci
Valdimontone – Sambane – Bartoletti

Rivalità: Lupa/Istrice Onda/Torre

Foto della giornata qui

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