Apriti Borgo Campiglia

 

Non è regolare patire questo freddo cane l’11 agosto. Vabbe che era piovuto qualche minuto il giorno prima,vabbe che tirava vento,vabbe che a Campiglia è sempre un po più freschino del solito, ma così è da matti.
L organizzazione era perfetta, mare, aperitivo, doccia ai bagni, e partenza ad un ora giusta per arrivare in perfetto orario alle casse all’entrata. Si cerca parcheggio,si scende di macchina,e parte l assedio dei pinguini.
Io davvero, un freddo così d agosto non l avevo mai provato.
Peccato davvero, perché Campiglia, già è molto carina di suo, nei giorni di Apriti Borgo diventa qualcosa di superiore. Organizzazione pressoché perfetta, giusto mix tra spettacoli per bambini e per fruitori più adulti, cibo di qualità nei banchetti (medaglia d’onore ai dolci, veramente squisiti), e carini anche i banchetti di oggettini e chincaglierie varie. I paesani poi, sono giustamente orgogliosi e disponibili alla festa, felici del successo e della confusione che la forte affluenza genera, consapevoli che il fine giustifica i mezzi e l’apporto l’economico è notevole per il paese, e soprattutto che l’attrattiva dell,ABC Festival comporta il ritorno sicuro di turisti che si innamorano del borgo. In sintesi, il benessere del paese val bene tre giorni di sacrificio (e sarebbe il caso che anche a Piombino se ne rendessero conto).
Nota a margine a parte, purtroppo ieri non abbiamo potuto girare quanto volevamo, vista la situazione glaciale. Abbiamo fatto in tempo a goderci il gruppo itinerante Alchimie Musicali con “Archimossi”, Biliku con le loro acrobazie sospese nelle tele di seta, Alessandro Gigli con la fiaba di Pinocchio e D’Artagnam il mago delle bolle.
Sconvolti dal vento, durante l uscita abbiamo il tempo di conoscere Matteo Sacco e la sua band, che presentavano il loro album ” la dolce vita”. Sembrano molto interessanti.
Peccato non aver potuto partecipare di più, sarà per il prossimo anno.
Complimenti ancora a Campiglia e ai suoi organizzatori.

Alcune foto della serata

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