Ash & Evil Dead

ash

 

Chi è stato ragazzo negli anni ’80/’90 non può non aver visto la serie di film Evil Dead, malamente tradotto in italiano come La Casa, La casa 2 e L’Armata delle Tenebre.

Tutti e tre regia di Sam Raimi, tutti e tre con Bruce Campbell, nei panni di Ash Williams, lo sfortunato (e maldestro) protagonista che a causa di un libro sumero maledetto, il Necronomicon, il libro dei morti, si ritrova in un vortice di morti, possessioni, attacchi demoniaci e chi più ne ha più ne metta, e affronta le orde demoniache solo con un fucile a pallettoni, e in seguito all’automutilazione di una mano infetta, una motosega innestata nel braccio. Il primo film, molto più dark e horror, ha anche scene veramente forti (lo stupro degli alberi indemoniati su tutti), dal secondo in poi, essenzialmente un vero e proprio remake sequel reboot, il genere prende la china di una commedy horror, facilmente guardabile, truculenta e splatter oltre ogni misura, con fiotti di sangue, battute a raffica e scenette comiche tra Ash e i vari mostri. La saga è poi continuata e parzialmente finita con l’Armata delle Tenebre, in cui il povero Ash, per sfuggire al demone Karkadiano cadeva in un vortice spaziotemporale che lo trascinava nel medioevo.
Questi sono diventati film cult, con milioni di fans in tutto il mondo. I motivi possono essere tanti,le particolari tecniche registiche, con  salti di inquadrature veloci, steadicam e dezoomate (dal dettaglio particolare al quadro generale), marchi di fabbrica del regista nella sua filmografia, trame essenziali, veloci e appetibili a un pubblico di teenager, e anche al carisma del personaggio principale, Ash appunto,  sbruffone, arruffone, dalla battuta facile, ma che in qualche modo riesce sempre a cavarsela, un po il classico “bifolco” americano,un po sfigato e un po sciupafemmine.
Dalla fine della saga, nel ’92, silenzio per tanti anni.
Poi, nel 2015, il Necronomicon è tornato tra noi. Parte la serie Ash vs Evil Dead, in cui il nostro, dopo essere riuscito più o meno ad arginare il male, fa una cafonata delle sue e strafatto di erba e alcool, per portarsi a letto una ragazza, recita qualche verso del libro spacciandolo per poesia. Da li, riparte tutto un gran casino. Nel corso delle due serie viene affiancato da personaggi nuovi, alcuni principali, altri secondari ma comunque validi. Tra gli altri, camei in parti più o meno durature di Lee Majors ( alias Steve Austin, l’Uomo da Sei Milioni di Dollari, un telefilm degli anni ’70), Lucy Leawless (Xena dell’omonimo telefilm) e Ted Raimi (attore fratello del regista,e coproduttore e cosceneggiatore dei suoi film).
Dieci puntate la prima, dieci puntate la seconda stagione.
E tutte godibilissime. Stranamente, non ci sono momenti..morti (battuta, ah ah ah) e scorrono via veloci e piacevoli, anche grazie alla saggia decisione di mantenere una breve durata, circa 25 minuti a puntata. In un momento in cui le serie di solito non scendono mai sotto i 40/45 minuti, un po di leggerezza è apprezzabile, soprattutto perché cosi si stringe all’essenziale e si evitano momenti riempi tempo che appesantiscono la visione senza apportare niente di importante in più.
Nel corso della storia si conoscono i nuovo coprotagonisti, che diventeranno amici di Ashy Sfashy, come viene chiamato dai suoi concittadini inorriditi delle varie gesta di Ash e ignari del pericolo incombente (Ash è ovviamente ancora Bruce Campbell, appesantito e imbolsito ma sempre al top)  Kelly, Pablo e Ruby, nonché il padre di Ash (tale padre tale figlio), si rivede il terribile cottage in cui erano ambientati i primi due film e vengono introdotto nuovi nemici. È dura non spoilerare, ma vi dico che va sicuramente visto, non ve ne pentirete.
L importante, è che se trovate in qualche cassetto di qualche mobile in cantina, un vecchio libro rilegato in pelle umana, dall’ aspetto poco rassicurante, dovete starne alla larga, armare la doppietta e oliare bene la lama della vostra motosega…potrebbero farvi comodo!
Groovy!
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