Disneyland Paris, una favola da vivere

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Eh vabbe,niente,ciao.anzi, #ciaone proprio. Non è necessario essere dei bambini o degli eterni Peter Pan per rimanere a bocca aperta dalla meraviglia. Aiuta, sicuramente, ma sono convinto che anche il più duro Cuordipietra Famedoro si emozionerebbe di fronte allo spettacolo di parchi che sono Disneyland Paris. Amezing, fabolous,marveilleus, sono le parole che spesso ho sentito agli altoparlanti del parco,ed è proprio cosi, non c è nessun altro modo di spiegarlo. Quello che stupisce più di tutto non sono i ritrovati scenici o i prodigi scientifici delle attrazioni, ma quella cazzo di cura del dettaglio che ti fa sembrare vero tutto quello che vedi. Non solo, alcune cose sono davvero vere! I muri scalcinati sono davvero muri scalcinati, da cui affiora l’anima di ferro del cemento armato, le persiane della casa degli orrori sono davvero scrostate, pericolanti e vissute, non sono semplici ricostruzioni! Qui la cura del dettaglio è qualcosa di maniacale davvero, non c’è niente che paia dozzinale, arrangiato, o semplicemente fatto bene. È veramte tutto perfetto, dalle scenografie ai giardini ai bonsai alle strade,tutto. Tanto per farvi un esempio, nel cemento della strada pedonale del parco far west trovi impronte vere di zoccoli di cavallo, o di leoni di montagna, e cosi via!

In realtà i parchi sono due,Disneyland e i Walt Disney Studio.
Questi sono gli ultimi che ho visitato e i primi di cui vi raccontero’, non perche siano robetta, tutt’altro, da soli meritano più di tanti altri parchi, e lo dimostra il fatto che come attrazioni abbia delle vere chicche, ma solamente perché è decisamente più piccolo a livello di superficie e meno d’impatto e importante nel computo globale. In questo parco come dice il nome si parla per lo più di cinema, con ricostruzioni di set e momenti interattivi anche 3d (il gioco di Remy di Ratatouille, in cui impersoni il topolino nella cucina è tutto in 3d), e alcuni giochi veramente meritevoli. Tra questi sicuramente l ascensore della Terror Tower by Twilight Zone, una vera e propria bomba adrenalica in cui sei sparato a mille all’ora in discesa libera dal 15 piano, dopo essere prima rimbalzato da un piano all’altro, e RC Racer. Momenti di vera bellezza sono lo spettacolo Mickey the Magician, un musical in cui Topolino e alcuni dei maghi più importanti dei film disney divertono il pubblico,e CineMagique, un film interattivo, con un personaggio in carne e ossa che interagisce fuori e dentro lo schermo con i protagonisti delle pellicole più amate dal pubblico (da Stanlio e Ollio all’Esorcista, da Titanic a Giovanna D’Arco,passando attraverso a C’era una volta il West, Robin Hood, Star Wars, Casablanca e altre decine di film, tutto in poco più di un quarto d’ora) con percezioni sensoriali aumentate (ti piove addosso davvero,ad esempio. O una spada sfonda davvero lo schermo, roba cosi). Ci sarebbe voluta un po più calma nel visitare questo parco, e forse andava fatto prima per reggere meglio il confronto con il vero mattatore, Disneyland Park.
Già al momento dell’entrata la musica ti avvolge e vieni catapultato nel mondo americano anni ’50. La main street infatti è proprio la ricostruzione di una cittadina americana del dopoguerra, bellissima, una Serendipity a tutto tondo, con negozi e negozietti di pasticceria, ristoranti e souvenir tutto ricreato a tema,ovviamente. Manca solo di vedere ragazzotte e ragazzi a spasso con vestiti e acconciature dell’epoca e poi sembra realmente di essere in Ritorno al Futuro. Arrivi alla piazza centrale (ma già in lontananza non puoi non notarlo) ed ecco il favoloso castello della Bella Addormentata, il vero logo Disney, varco d entrata nel quadrante Fantasyland. Fantasyland è il cuore reale del parco, il motore principale di attrazione e il principale punto di convergenza delle fiabe. Qui puoi incontrare i villain preferiti delle fiabe a spasso, puoi accedere ad alcune attrazioni (le più belle sicuramente Il Volo con Peter Pan, in cui a bordo di un vascello voli sopra una Londra ricostruita e sui momenti e personaggi principali della fiaba, e Il Paese delle Contee delle Fiabe, un simpatico giro in una barchetta attraverso delle mini-ricostruzioni di fiabe anche storiche come Pierino e il Lupo,oltre ai classici Disney), e i due punti di interazione Incontra Mickey Mouse e il Padiglione delle Principesse, in cui il bambino o l’eterno bambino possono incontrare, parlare e toccare i propri beniamini.
E da Fantasyland partono anche le parate, bellissimi cortei di ballerine ballerini e carri, con belle coreografie e una musichina coinvolgente, uno dei momenti più attrattivi del parco. Ovviamente questo è un quadrante particolarmente dedicato ai più piccoli, ma sicuramente anche i più grandi lo apprezzeranno. Il resto del parco è infatti dedicato ai più grandicelli, gli altri quadranti, già dal nome, Adventureland, Frontierland e Discoveryland sono infatti per lo più “da grandi”, se questa definizione può esistere in un posto del genere. Anche le attrazioni si fanno un po più emozionanti, una menzione d’onore la meritano le Space Mountain a Discoveryland e Indiana Jones e il Tempio del Pericolo a Adventureland. Da tenere presente che alcune attrazioni erano giustamente sotto manutenzione quindi alcuni previsti pezzi da 90 non ho potuto farli. In realtà, il vero pezzo da 90/di Disneyland Park è Disney Dreams, ovvero la chiusura finale della giornata, ovvero uno spettacolo di 20 minuti di lici,musica, fontane,fiamme,videoproiezioni e fuochi d’artificio su e intorno il Castello. Roba da far accapponare la pelle, risulta difficile anche spiegare cosa possa essere, perche le sensazioni, la magnificenza e l’emozione che quei maledetti buonisti disneyani ti buttano addosso con questo spettacolo sono davvero indescrivibili. Arrivi al termine e sei dispiaciuto che sia finito, ma non solo perché è bellissimo da vedersi, ma perché sai che quella stretta al cuore che t’ha preso per venti minuti, quel groppo alla gola non l’avrai più fino al giorno dopo, o fino a quella maledettissima volta in cui riuscirai a tornarci. E detto tra noi, sono convinto che la polvere magica di Trilly esista, quella che ti fa volare verso l’isola che Non C’E’,e che sia mescolata alla polvere pirica dei fuochi d’artificio del Gran Final, perché in fondo, quando termina tutto, ti senti davvero in grado di volare via e continuare a vivere la tua fiaba.

Alcune foto del parco qui.

 

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