Tres Radio Express Service – Queen of the Water

Metti una sera, per caso, sei al mare e decidi di andare a fare un aperitivo al Nano Verde, inconsapevole di cosa ti attende. Arrivi, prendi il tuo mojito d’ordinanza, e aspetti che il gruppetto che si sta preparando inizi a suonare.

Metti una sera, per caso, con il sole che si avvicina al livello dell’orizzonte sempre di più, con aspettative pari a zero, incappi invece in qualcosa di eccezionale.

Si, perché quello che inizia non è il solito gruppettino piacevole ma che comunque non ti lascia il segno, questi ragazzi, sin dal primo accordo, ti rendi conto che sono qualcosa di più. Sono lì a presentare il loro secondo album, e sono dei veri e propri musicisti. Subito, istantaneamente, la musica ti prende e ti porta in un viaggio lungo le corde del blues, un viaggio indietro nel tempo di diversi anni, perché la cosa che me li ha resi speciali è il sound particolare, una via di mezzo tra il rock blues, l’acid rock e un groove, un sound molto ben bilanciato, Chitarra solista, Basso e Batteria, nient’altro. Si avete letto proprio bene, la voce non è presente. Tutti i pezzi sono solo musica, come una serie di colonne sonore da film poliziesco anni ’70, quasi ti aspetti di vedere apparire Shaft o l’ispettore Callaghan- E la cosa sorprendente, è che questa assenza di un cantante non rende piatto e noioso il concerto, tutt’altro, limita l’ascolto alla musica e agli assoli dei componenti, Voce di merito assoluto per il chitarrista, veramente un top player, ma anche gli altri due componenti non sono da meno, con dei momenti di puro godimento all’ascolto.

Veniamo all’album, acquistato in loco a metà concerto, tanto è stato lo stupore di questa piccola scoperta che mi ha spinto ad aprire il borsellino per accaparrarmelo subito.

1- El Gato Negro

2- Tell It Subtle

3- Tucumcari Motor Inn

4- Autocinghiale

5- Sgt Paprika

6- King Cecil

7- Chavez

8- Irie’s Down

9- Queen of the water

10- Franky’s Pop

11- Hot Sun Party

12- T-Desert

13- Cadillac Jane

14- Alicia

15- La Chucha/Goin’ Down South

 

I musicisti, sono: Roberto Luti (chitarra), chitarrista di caratura internazionale, con esperienze musicali nella patria del blues, New Orleans, e membro dei Playing For Change, Simone Luti (basso) membro de The Gang, ex membro degli Ottavo Padiglione di Bobo Rondelli ed ex membro dei Cappanera, Rolando Cappanera (batteria) ex membro dei Cappanera, Strana Officina, Andrea Appino Band.

Detto tra noi, ve li consiglio caldamente, meritano davvero l’ascolto e l’acquisto.

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