Pig_Il Piano Di Rob – 2021

Un Nicolas Cage totalmente e incredibilmente sotto le righe, barbuto, dismesso, trasandato, è Rob, che vive nei boschi dell’Oregon in una capanna e scambia i tartufi che trova insieme al suo maiale, perfettamente addestrato, in cambio di generi alimentari, al giovane Amir, il figlio di un pezzo grosso della ristorazione, che vuole cercare la propria indipendenza dal padre. Una notte però due balordi rapiscono il maiale da tartufi e Rob va in città alla sua ricerca. Pellicola molto particolare, che sembra in qualsiasi momento spingere verso il Revenge movie, ma in realtà resta ben ancorata al suo canovaccio intimista, che piano piano dipana il mistero intorno al personaggio protagonista, il suo passato e perché, chiunque incontri, spalanca la bocca per la sorpresa. La ricerca del maiale è il mezzo attraverso il quale si scopre il messaggio implicito di Michael Sarnosky, che oltre ad esserne regista è lo sceneggiatore e autore del soggetto: una enorme critica all’ alta cucina, con tutte le sue pratiche e i vari story telling delle ricette che, negli ultimi anni, hanno preso piede un po’ ovunque (basti pensare anche ai vari programmi culinari sul genere), dove invece Rob rappresenta la cucina più semplice e tradizionale, seppur curata e con un proprio stile. Il risultato è un film che inganna lo spettatore, che rincorre indizi che sembrebbero portare a chissà quale rivelazione o un inasprimento delle azioni; forse risulta un po’ lento in alcuni passaggi probabilmente, ma è funzionale al racconto e godiamo di un interpretazione di Cage veramente grandiosa.
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