È uno degli ultimi lavori di Fulci, prodotto a basso costo insieme ad altre pellicole di altri registi direttamente per l’home video, senza passare dal cinema. Ma, essendo Fulci abituato a budget bassi e produzioni arrangiate, non è che si noti poi tanto. Non è uno dei film migliori, ma ha dei momenti assolutamente fantastici e un protagonista scopiazzato ampiamente in anni successivi. American Psycho di Bret Easton Ellis dà proprio l’idea di dover tanto a questo film, o è una grossa serie di coincidenze (il protagonista serial killer, i metodi efferati, la motosega, ecc) o un po’ di ispirazione è stata presa. Il soggetto della sceneggiatura è una delle cose migliori del film, con l’ombra del protagonista che, stanca dei brutali e triviali delitti del suo possessore, si stacca e copia gli omicidi per farlo incastrare. Azzeccatissimo l’attore principale, Brett Halsey, che riesce a risultare simpatico e grottesco nonostante gli orrori e la spietatezza dimostrata nel corso del film, ma è veramente accattivante e espressivo. E poi c’è la specialità della casa, cioè il sangue, i corpi martoriati, smembrati, stravolti, senza lasciarti immaginare niente, ma spiattellandotelo proprio davanti, in uno spettacolo Grand guinolesco e voyeuristico da cui, nonostante tutto, non stacchi gli occhi.
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