Interceptor – 1978

Il primo film della saga di Miller, quello da cui parte tutta la storia. Quello che ha un incipit pazzesco, con il Nightrider, un balordo che fa parte della gang di Toecutter, che sfreccia lungo la Anarchy Road a bordo di un auto della polizia rubata, inutilmente inseguito dai membri della Main Force Patrol. Fino a quando, uno di essi, di cui inizialmente si intravede solo dettagli (gli stivali, gli occhiali da sole riflessi nello specchietto retrovisore, la giacca della divisa), a bordo di una V8 Interceptor, non si dimostra più spietato del criminale e lo distrugge prima psicologicamente durante l inseguimento, e poi fisicamente mandandolo fuori strada. Solo questi primi dieci minuti, per come sono girati, valgono tutto un film. Ciò scatenerà la furia del crudele Toecutter che cercherà di fare fuori i poliziotti che lo ostacolano. Siamo in un Australia distopica, in un tempo non precisato del XX° secolo, in cui la società non esiste più e vige uno stato di polizia stradale per difendere i cittadini dalle bande criminali. Girato con un budget ridottissimo è un capolavoro del cinema indipendente e lancia alla ribalta il regista, George Miller, e l’ attore protagonista, un giovane Mel Gibson, nel ruolo di “Mad” Max Rockatansky. Difficilmente Miller e compagnia immaginavano, al tempo, l impatto che la pellicola avrebbe poi avuto sul pubblico e di conseguenza sulla industria cinematografica, creando un personaggio e un immaginario che nei 40 anni successivi avrebbe portato 3 sequel e uno spin off, oltre che creare un universo narrativo capace di ispirare svariate altre pellicole, manga, anime e videogiochi.

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