Appunti sulla Valle d’Aosta 30/05-02/06

Finalmente riesco a coronare il desiderio di andare in montagna “vera”. Per il ponte del 2 giugno organizziamo questa gita insieme alla Scarface’s family, per goderci un po’ di panorami diversi. Per noi era la prima vera uscita sulle Alpi, quindi la curiosità era mista ad un lieve senso di insicurezza su come sarebbe potuta andare la cosa. In realtà a parte la solita peste di figlia n.1 che tanto qualcosa per bubbolare lo trova comunque, in generale siamo rimasti tutti soddisfatti dalla scelta. Il tempo a disposizione non era purtroppo sufficiente per una visita esaustiva, ma qualcosa siano riusciti a vedere. Fatte le quasi 50 ore di viaggio, ci fermiamo poco prima dell’arrivo all’ appartamento nel residence Bhotanica a Quart (struttura veramente bella e confortevole e in posizione ottimale) per una visita guidata al Castello di Fenis, uno dei migliaia castelli visitabili in Val d’Aosta, tra i più consigliati. Effettivamente molto carino e per la modica cifra del costo del biglietto ne vale la pena. Pizza veloce e poi giretto per il capoluogo di regione, una cittadina di modeste dimensioni, con un bel centro storico e molto vivace. Il sabato mattina sveglia e partenza alla volta di Valnonty, sopra Cogne, per una piccola gita nel parco nazionale del Gran Paradiso, che occupa una fetta grossa della regione. A causa di piccoli problemi di traccia (le mappe fornite al bar e la segnaletica sui cartelli non sono molto chiari), stavamo iniziando l’ ascesa al Rifugio Sella, un percorso che si è rivelato non proprio adatto ad un uscita di famiglia, perciò desistiamo e torniamo a valle per qualcosa di più comodo e meno impegnativo. Comunque portiamo a casa 7 km abbondanti, e ci concediamo anche una visita a Cogne.

La domenica è l’ ultimo giorno pieno da poter sfruttare, e per la mattina optiamo per il Parc Animalier di Introd. Un giardino zoologico con gli animali tipici della zona, da caprioli a stambecchi , cervi marmotte e rapaci, ben tenuto e curato e con animali difficili da vedere in natura. Anche in questo caso, per pochi euro di spesa, una buona resa. Durante un veloce picnic decidiamo al volo la prossima tappa, il lago di Pellaud, nella valle di Rhemes de notre dame. Ed è stata una scelta più che azzeccata. Il paesaggio brullo del giorno prima lascia spazio a vallate da decine di sfumature di verdi, e rigogliose, ma pur sempre contornate da montagne, in quello che è proprio il tipico paesaggio montano che ti immagini. Dal borghetto di Pellaud il lago dista poche centinaia di metri, un luogo rilassante e affascinante, e da lì parte un breve cammino  che porta a delle cascatelle, superando un paio di colline colme di fiori di tarassaco, cosa che aggiunge ulteriormente colore e vividezza al luogo, in un contrasto cromatico emozionante. Ed è con questo ricordo che salutiamo la Valle. Il giorno dopo ci aspetta il rientro a casa, e il tempo segue l’umore, con un cielo grigio e piovigginoso, che a parte una sosta per l’acquisto di prodotti tipici locali, ci spinge verso Buti. Devo dire che la gita è stata veramente bella, bei luoghi visitati, bella compagnia, e lascia la voglia di tornarci per ulteriori scoperte.

Share

Categories:

,

Share