Quando ti ritrovi davanti a dei film così, non puoi che rimanere a bocca aperta.bil termine capolavoro è spesso abusato in epoca recente, ma in questo caso è realtà oggettiva. Un film in lingua originale del 1932 che ti tiene incollato alla poltrona, che non ha perso assolutamente niente a livello di ritmo o tensione, con un finale macabro e pulp senza mostrare un goccio di sangue, ma comunque ti lascia con una sensazione sia di soddisfazione che di terrore…film davvero pazzesco. Ad impreziosire il tutto, la presenza in scena di veri freaks, i fenomeni da baraccone, quegli sventurati uomini e donne afflitte da malattie genetiche così assurde e terribili da rendere un essere umano un qualcosa di grottesco e risibile. Donne barbute, ermafroditismo, nanismo, assenza di arti in numero variabile, malattie mentali deformanti, che fanno dimenticare che sotto quelle deformazioni ci fossero uomini e donne con sentimenti e sensazioni. La pellicola ebbe censure e veti, con divieti di proiezione in Inghilterra, nella Germania nazista, a Cleveland e con tagli esasperati nei rari casi in cui veniva distribuita. In Italia venne trasmesso per la prima volta nel 1983. Fu praticamente il canto del cigno di Tod Browning, uno dei più grandi e famosi registi horror del tempo, che a causa di questo film fu praticamente messo al bando da Hollywood.
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